Contraccezione

Contraccezione

E' mia abitudine condividere la scelta contraccettiva insieme alla paziente, poiché è lei che poi dovrà aderirvi, che sia la “pillola”, la “spirale” o altro. Attualmente il ventaglio dei metodi contraccettivi a disposizione è variegato.
Il profilattico è il metodo migliore dal punto di vista della prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse (AIDS, epatite B e C, papilloma virus, sifilide, gonorrea, ecc) in quanto metodo di barriera ed inoltre per la praticità dell’acquisto, che non richiede ricetta medica ed è reperibile in diversi punti di acquisto.
La sua efficacia contraccettiva ha come limite la possibilità di rottura o che dopo l’applicazione si possa sfilare.Nuovo paragrafo

I metodi contraccettivi ormonali: tutti altamente affidabili per la prevenzione delle gravidanze , non forniscono però nessuna protezione nei confronti delle malattie sessualmente trasmesse. 

Necessitano della prescrizione medica perché hanno alcune controindicazioni che vanno valutate dal medico. Il loro effetto contraccettivo è completamente reversibile, cioè dopo la sospensione la fertilità torna uguale a quella che la donna avrebbe avuto in quella fascia di età. ‘E bene eseguire annualmente il controllo degli esami ematochimici di routine e la visita ginecologica . ‘E sempre bene non fumare, a maggior ragione se si assume un metodo contraccettivo ormonale estro-progestinico: 
- la “pillola” è il metodo più conosciuto e richiesto e ne esistono adatte a tutte le fasce di età .
L’assunzione giornaliera di una associazione di un estrogeno insieme ad un progestinico va ad inibire l’ovulazione. 
Regolarizza l’arrivo della mestruazione anche nelle donne che non avevano un regolarità mestruale.
La mestruazione da “pillola” è in realtà “un’emorragia da sospensione”, in quanto arriva ogni mese (con alcune formulazioni la mestruazione compare ogni 3 mesi), ma senza essere preceduta dall’ovulazione.
La “pillola” consente di spostare l’arrivo della mestruazione in caso di eventi particolarmente stressanti, per esempio in occasione di una una prova sportiva particolarmente impegnativa o di un esame importante oppure in occasione di eventi, durante i quali la mestruazione può rappresentare un disagio importante, come un viaggio o in occasione del matrimonio. 
Possono essere assunte per molti anni senza interruzioni, senza diminuire la fertilità della paziente e senza aumentare il rischio di patologie malformative nelle future gravidanze (questo è un timore diffuso). Ne esistono a schema continuativo oppure con una pausa di 7 giorni, più raramente di 6.

- L’anello vaginale è una via di somministrazione alternativa a quella orale (cioè la “pillola”) di un’associazione estro-progestinica . ’E un anello di materiale trasparente, sottile e flessibile, la cui presenza in vagina non viene avvertita . La donna lo inserisce da sola e con facilità una volta al mese, secondo semplici modalità impartite dal ginecologo . Esistono anche degli applicatori, ma credo che qualsiasi donna possa agevolmente imparare a inserirlo senza averne bisogno. Va rimosso dopo tre settimane e reinserito uno nuovo dopo 7 gg di pausa, secondo le istruzioni impartite dal medico. Non dà fastidio coi rapporti, non va tolto prima di una visita, non va ricordata l’assunzione giornaliera come per la ”pillola” va rimosso e sostituito dopo una settimana dalla rimozione, praticamente una volta al mese.
- Il cerotto è un’altra via di somministrazione alternativa a quella orale (“pillola”) e a quella vaginale ( “anello”) di un’associazione estro-progestinica ‘E un piccolo cerotto da applicare in parti del corpo e con modalità impartite dal medico. Non va ricordata l’assunzione giornaliera come per la “pillola” , ma va sostituito ogni 7 giorni , quindi una volta alla settimana. Dopo il terzo cerotto si osserva una pausa di 7 gg che consente l’arrivo della mestruazione. 
- la “minipillola” contiene il solo progestinico a dosaggi tali da riuscire ad inibire l’ovulazione. Talvolta non dà un buon controllo del ciclo, nel senso che non sempre la mestruazione è regolare, perché a volte non compare ed altre può essere presente ma spesso senza la puntuale ciclicità mensile. ‘E un ottimo metodo contraccettivo se si allatta e quando esistono alcune controindicazioni alla “pillola” estro-progestinica come ad esempio l’epilessia, l’ obesità …
- l’impianto sottocutaneo di un sottile “bastoncino” che libera un preparato progestinico. Va inserito ambulatorialmente dal medico e la rimozione dopo 5 anni richiede una piccola incisione cutanea in anestesia locale. 
Sostanzialmente ha le stesse caratteristiche e indicazioni della “minipillola”. Vantaggio: non è necessario ricordarsi di assumerlo giornalmente come le pillole. 
- La somministrazione di un preparato progestinico depot ( a rilascio prolungato e quindi a lunga durata d’azione) per via intramuscolare. Non è necessario assumerlo giornalmente, il controllo del ciclo non sempre ottimale. Caratteristiche simili agli altri preparati solo a base di progestinico.

Le “spirali” sono piccoli dispositivi intrauterini di materiale flessibile, medicati e non. Hanno un’elevata efficacia contraccettiva . 
Necessitano dell’inserimento da parte del ginecologo in maniera ambulatoriale, senza anestesia , solitamente durante la mestruazione. Esistono controindicazioni che il medico esclude prima dell’inserimento. 
Personalmente eseguo sempre un controllo ecografico dopo l’inserimento.
Consiglio una visita ed un’ecografia di controllo dopo la mestruazione successiva all’inserimento e poi con cadenza semestrale.
La durata della “spirale” può essere di 3 o 5 anni, dopo vanno rimosse e sostituite.
Ne esistono di due tipi:
  • le “spirali” al rame o all’argento avvolte da un filo metallico (rame o argento) 
  • le “spirali” medicate al progesterone ( levonorgestrel ) quando oltre ad un effetto contraccettivo è richiesto anche un effetto terapeutico .         
  • La contraccezione post-coitale alla quale si ricorre in caso d’emergenza dopo rapporti a rischio ( non protetti, rottura del profilattico, situazioni in cui l’efficacia di altri metodi come quelli ormonali potrebbe essere diminuita). 
Esistono due tipologie di farmaco, note al pubblico come:
  • pillola del giorno dopo” contenente un progestinico il levonorgestrel . Da assumere entro 72 dal rapporto a rischio
  • pillola dei 5 giorni dopo” contente ulipristal acetato. Da assumere entro 5 giorni dal rapporto a rischio. Quest’ultima acquistabile dalle maggiorenni anche senza ricetta medica . Mentre per le minorenni resta l’obbligo della ricetta.
  • Entrambe hanno la loro maggiore efficacia quanto più l’assunzione è vicina nel tempo al rapporto a rischio.  
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